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Il Bonus sicurezza è un’agevolazione fiscale a cui hanno diritto le persone fisiche che sostengono spese per l’installazione di impianti di allarme o sistemi di videosorveglianza sulle unità immobiliari residenziali e sugli edifici residenziali.

Attualmente consiste in una detrazione fiscale pari al 50% delle spese sostenute a tal fine, fino a un ammontare complessivo delle stesse non superiore a 96.000 euro.

Vediamo nel dettaglio cos’è, come fare per ottenerlo e quali spese sono ammesse.

Cos’è il bonus sicurezza?

Il bonus sicurezza (o bonus videosorveglianza) è un’agevolazione che rientra nel più ampio bonus per la ristrutturazione edilizia. E’ una misura che incentiva le opere di ristrutturazione e migliorie finalizzate ad aumentare la difesa attiva e passiva della propria abitazione.

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Sistemi di videosorveglianza

La percentuale ordinaria di detrazione prevista dal Dpr 917/86 è pari al 36% delle spese sostenute fino ad un ammontare complessivo delle stesse non superiore a di 48.000 euro per unità immobiliare.

Tuttavia per le spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2019 la percentuale di detrazione prevista dalla normativa è stata incrementata al 50% e il limite complessivo delle spese sul quale applicare la predetta percentuale è stato aumentato a 96.000 euro.

Quindi, fatte salve ulteriori proroghe, dal 1° gennaio 2020 la percentuale di detrazione rischia di tornare alla misura ordinaria del 36% su un ammontare massimo di spese pari a 48.000 euro.

Quali spese si possono portare in detrazione?

Rientrano in questa agevolazione tutte le spese sostenute per l’installazione di sistemi di videosorveglianza e antifurto.

A tal proposito, la guida dell’Agenzia delle Entrate sulle ristrutturazioni edilizie prevede espressamente:

“… l’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi. Per atti illeciti si intendono quelli penalmente illeciti (per esempio furto, aggressione, sequestro di persona e ogni altro reato la cui realizzazione comporti la lesione di diritti giuridicamente protetti). In questi casi, la detrazione è applicabile unicamente alle spese sostenute per realizzare interventi sugli immobili.

Possono essere portate in detrazioni le spese per:

  • rafforzamento, sostituzione o installazione di cancellate o recinzioni murarie degli edifici
  • apposizione di grate sulle finestre o loro sostituzione
  • porte blindate o rinforzate
  • apposizione o sostituzione di serrature, lucchetti, catenacci, spioncini
  • installazione di rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti
  • apposizione di saracinesche
  • tapparelle metalliche con bloccaggi
  • vetri antisfondamento
  • casseforti a muro
  • fotocamere o cineprese collegate con centri di vigilanza privati
  • apparecchi rilevatori di prevenzione antifurto e relative centraline.”

Nello specifico, per gli impianti di allarme e di videosorveglianza si può detrarre il 50% di:

  • il costo del sopralluogo e di progettazione
  • il costo di realizzazione (manodopera) e l’acquisto dei materiali (centraline, telecamere, cavi, etc.)
  • il costo per le certificazioni di conformità alle norme vigenti (es. legge sulla privacy)
  • il costo per altre prestazioni professionali connesse
  • l’imposta sul valore aggiunto, l’imposta di bollo e i diritti pagati per le concessioni, le autorizzazioni e le comunicazioni di inizio lavori

Non possono essere portati in detrazione i contratti stipulati con le imprese di vigilanza.

Chi può richiedere il bonus sicurezza?

Il bonus sicurezza spetta solo ai privati cittadini (persone fisiche), pertanto restano escluse le imprese, le associazioni e tutti i soggetti titolari di partita iva.

Possono beneficiare dell’agevolazione non solo i proprietari o i titolari di diritti reali sugli immobili per i quali si effettuano i lavori e che ne sostengono le spese, ma anche l’inquilino o il comodatario. In particolare, hanno diritto alla detrazione:

  • proprietari o nudi proprietari
  • titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie)
  • locatari o comodatari
  • soci di cooperative divise e indivise
  • imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce
  • soggetti indicati nell’articolo 5 del Tuir, che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali
  • familiari, coniugi e conviventi purché intestatari di bonifici e fatture

Come avviene il rimborso?

Il rimborso avviene in 10 quote annuali annue.

Ad esempio, se il totale del rimborso ammonta ad euro 12.000, si avrà diritto ad un rimborso annuo di 1.200 euro per 10 anni.

L’unico limite è l’ammontare annuo dell’Irpef dovuta. Con riferimento all’esempio riportato, se l’Irpef dovuta in un anno ammonta ad euro 1.000, l’importo da portare in detrazione non potrà superare euro 1.000 e la restante parte (euro 200) andrà persa.

Come pagare i lavori?

Per fruire della detrazione è necessario eseguire i pagamenti delle spese sostenute tramite bonifico bancario o postale cosiddetto “parlante”, da cui risultino:

  • causale del versamento con riferimento alla norma “Bonifico relativo a lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista dall’articolo 16-bis del Dpr 917/1986”
  • numero e data della fattura di riferimento
  • il nome e la partita iva o il codice fiscale del beneficiario che ha eseguito i lavori
  • il nome e il codice fiscale del beneficiario della detrazione

Quali altre agevolazioni esistono per gli impianti di allarme e di videosorveglianza?

Come abbiamo visto, non è possibile portare in detrazione i contratti stipulati con gli istituti di vigilanza, eppure è bene sapere che

“Sulle prestazioni di servizi relativi a interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, realizzati sulle unità immobiliari abitative, è prevista l’Iva ridotta al 10%”.

Allo stesso modo l’aliquota al 10% si applica sui “beni significativi” e tra questi vengono citati espressamente:

  • videocitofoni
  • impianti di sicurezza.

Per ulteriori approfondimenti consultare la “Guida alle agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie dell’Agenzia delle Entrate. Ed. Luglio 2019”.

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